Lesioni Muscolari
La lesione muscolare costituisce uno degli eventi traumatici più ricorrenti in ambito sportivo.
Di cosa stiamo parlando?
L’entità della lesione può andare dal semplice stiramento, spesso associato alla rottura di piccoli vasi, con comparsa di dolore e tumefazione, fino allo strappo muscolare completo.
Le conseguenze per lo sportivo, che chiaramente appaiono correlate all’entità del danno, sono sempre e comunque poco piacevoli e comportano in ogni caso una sospensione più o meno lunga dell’attività agonistica, con l’attuazione di un’idonea terapia fisioterapica.
Le ipotesi di insorgenza della lesione muscolare, anche se ad oggi non sono completamente comprese in modo esaustivo, possono essere suddivise in due tipologie: la prima è di origine metabolica e la seconda è di ordine fisico.
La prima ipotesi quella metabolica, si spiega come, nel corso di un’ esercizio fisico intenso e prolungato, si verifica costantemente una importante riduzione nella concentrazione dei “fosfati energetici “ ed un aumento delle sostanze di rifiuto come “l’acido lattico” , quindi la possibilità che si verifichi all’interno del muscolo una concreta e ragionevole ipotesi che spiegherebbe gli eventi del meccanismo della lesione muscolare.
Per quanto riguarda la seconda ipotesi, quella di natura fisica, può essere causata da una singola contrazione del muscolo come dall’effetto cumulativo di una serie di contrazioni, durante queste contrazioni la fibra può meccanicamente cedere nel momento in cui lo stress “tensivo” supera la massima produzione di forza e oltrepassa il cosiddetto valore massimo teorico di stress.
Alcuni Studi…
Studi dimostrano che la giunzione delle fibre muscolari al tendine o alla fascia, deve avere la capacità di resistere a forze considerevoli che possono superare i 1000 kg durante sollecitazioni di tipo massimale.
La maggiore incidenza lesionate a livello muscolare è da attribuirsi alle contrazioni ECCENTRICHE, rispetto alle contrazioni CONCENTRICHE ed ISOMETRICHE.
Questo perché durante una contrazione di tipo eccentrico si può riscontrare una maggiore produzione di forza. Questa maggior produzione di forza è dovuta alle capacità elastiche del muscolo.
E’ inoltre importante far notare come siano i muscoli pluriarticolati quelli maggiormente esposti all’evento traumatico, proprio per il fatto di dover controllare attraverso la contrazione eccentrica il range articolare di due o più articolazioni.
Quindi, come normale che sia fra sportivi, soprattutto di alto livello, il meccanismo maggiormente correlato alle possibili lesioni delle fibre muscolari risulterebbe la seconda ipotesi e cioè quella fisica.
Penso che sia importante spiegare che la lesione muscolare va incontro a guarigione spontanea, ma è una guarigione che si risana attraverso un fenomeno di riparazione, diverso dalla guarigione del danno osseo che si ripristina grazie un processo di rigenerazione.
Nel momento in cui un muscolo viene danneggiato si ripara attraverso la formazione di un’area cicatriziale che si presenta come un tessuto biologicamente diverso rispetto a quello pre esistente.
In questo tipo di processo sono identificabili sostanzialmente tre fasi:
1 Fase di distruzione (caratterizzata dalla rottura ed alla conseguente necrosi delle fibre muscolari e dalla formazione di un ematoma)
2 Fase di riparazione ( fagocitosi del tessuto necrotizzato, riparazione delle fibre e produzione di tessuto connettivo cicatriziale )
3 Fase di rimodellamento (periodo durante il quale avvengono la maturazione delle fibre riparate, la contrazione, produzione e la riorganizzazione del tessuto cicatriziale)
Diversi studi hanno evidenziato che esiste un’altissima percentuale, (quasi il 31%) di lesioni muscolari legate alle recidive, e cioè lesioni dello stesso muscolo , questo perché non curate bene o perché viene fatto riprendere troppo presto l’attività agonistica dallo sportivo.
Le lesioni muscolari possono essere di due tipi:
1- indirette
Funzionali Tipo 1. Disfunzione da affaticamento
1a.Fatica Indotta
1b. Indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata (DOMS)
Tipo 2. Disfunzione neuromuscolare
2a. Derivanti dalla colonna
2b. Derivanti dal muscolo
Strutturali Tipo 3. Lesione muscolare parziale
3a. lesione muscolare minore
3b. Lesione muscolare moderata
Tipo 4. Lesione muscolare (sub) totale
– Lesione muscolare subtotale o totale; avulsione tendinea
2- Dirette
Contusioni o Lacerazione
Questa è la classificazione più attuale che si trova fra i più esperti in campo medico sportivo.
Dimostra il fatto come ben diversa può essere una lesione muscolare, che può andare da una semplice DOMS (dolore muscolare da affaticamento) ad una vera e propria lesione muscolare totale, con avulsione tendinea, anche se molte volte il dolore del paziente può essere riferito in modo uguale o simile.
In Conclusione…
Chiaramente il trattamento terapeutico sarà bene diverso in base al tipo di lesione muscolare, ma sarà diversa anche la tempistica di approccio al paziente nelle diverse fasi riabilitative.
Fare una diagnosi precoce della lesione può significare molto per uno sportivo e non solo, si può quindi pronosticare a livello di tempistica,la vera e propria ripresa agonistica con un risparmio di tempo e denaro, importante non solo per lo sportivo di alto livello.
Le terapie non possono essere standardizzate, ma devono essere fatte su misura del paziente. Non tutti hanno la stessa muscolatura, la stessa età, lo stesso sesso , non tutti praticano lo stesso sport e quindi non effettuano lo stesso gesto atletico, per di più non bisogna mai dimenticare che non tutti hanno la stessa resistenza al dolore e che non si ha sempre un’atleta professionista di fronte, anche se penso che sia giusto guarire bene e in fretta sia l’atleta sia la casalinga o l’operaio, perché anche a queste persone non si può privare il gusto e il piacere di svolgere le proprie attività senza dolore e senza paura di rifarsi male.
dott. Filippo Bertini